Senza Firma: Chiusi in una bolla di sapone
Quello di Papa Francesco a Lampedusa è stato un viaggio di penitenza. Per domandare perdono. Per dare alla chiesa la rotta di un cammino che stia sempre e solo con quelli che vengono messi da parte dalla società del benessere. Con quelle periferie della storia e dell’esistenza che sono la frontiera a cui il vangelo chiama. Forse non avremo la forza di cambiare politicamente le cose. I signori anonimi che governano il mondo appaiono sempre più forti. Ma almeno possiamo rompere le bolle di sapone che ci isolano dal mondo. E, soprattutto, piangere.
La copertina: Le piazze e la democrazia
Di fronte alla crisi della democrazia rappresentativa che si è lasciata rubare la primogenitura della finanza, oggi dal basso, dalle piazze, sale una domanda nuova di partecipazione. Capace di bypassare i dogmi delle grandi potenze finanziarie e di rispondere concretamente ai diritti e ai bisogni della gente.
1. Le piazze e la democrazia di Eugenio Melandri
2. Siria: la guerra è barbarie di Giuliana Sgrena
3. Turchia: una deriva autoritaria di laura Giallombardo
4. “La polizia sparava” intervista ai manifestanti turchi di Laura Giallombardo
Banning Poverty 2018 – Campagna “Dichiariamo illegale la povertà” 4/5
In questo numero, tra le azioni concrete, dedichiamo un ampio spazio a un tema nuovo: la pedagogia del dichiarare illegale la povertà. Nell’ultimo anno scolastico, appena concluso, il liceo I.S.I.S.S. Marco Minghetti di Legnago ha lavorato sulle diverse aree didattiche della Campagna. Demetrio Spanti, uno dei docenti della scuola, nonchè promotore della campagna, ci presenta in modo approfondito e articolato sia come è stata sviluppata la linea pedagogica ed educativa, sia le esperienze dei diretti protagonisti della scuola: i giovani. A seguire Riccardo Petrella, intervistato da Patrizia Caiffa, ci racconta quali sono le vere cause dell’attuale crisi economica, della povertà, e chi sono i nuovi predoni consapevoli: aggiunge ulteriori originali analisi e contenuti. E Graziano Zoni presenta la storia di vita di un comunitario di Emmaus che è riuscito ad uscire dalla miseria.
Ricordiamo ai nostri lettori che Solidarietà e Cooperazione Cipsi ha deciso di realizzare nell’ultimo numero della rivista del 2013 un Calendario 2014 illustrato con opere grafiche per la Campagna “Dichiariamo illegale la povertà”, e con una una linea editoriale di articoli dedicati alla Campagna. Sarà uno strumento di lavoro monografico a tutto campo, fondamentale per dare seguito a “Dichiariamo illegale la povertà”. Invitiamo tutti – promotori, associazioni,militanti, educatori, giovani, giornalisti, ecc. – a ordinarne copie in anticipo, in modo da prevedere la tiratura e continuare questa indispensabile Campagna nel 2014.
Banning Poverty 2018 4/5 a cura di N. Perrone, La povertà a scuola di D. Spanti; I ragazzi si raccontano; I briganti “consapevoli” della finanza P. Caiffa intervista R. Petrella; Moreno, l’uomo con la valigia di G. Zoni.
L’intervista
A tu per tu: intervista a Francesco Gesualdi di Nicola Perrone.
Francuccio. È un testimone appassionato del cantiere della nuova società e dell’economia di comunità. Un pioniere, un apripista. Nato a Bovino in provincia di Foggia, 64 anni, infermiere pensionato, chiamato Francuccio da Don Milani nella Scuola di Barbiana, è colui che ha portato più avanti lo spirito del maestro. Fondatore e coordinatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo (Vecchiano, Pisa), vive la sobrietà e i nuovi stili di vita in questo luogo rurale insieme a tre famiglie, compresa la sua. Ha promosso il tema del consumo critico. Storiche le sue battaglie contro le multinazionali Chicco/Artsana, Nike, Chiquita, Nestlé, Del Monte. Militante, ha scritto tanti libri, ha viaggiato in tanti paesi, ha contattato associazioni in ogni parte del mondo. A ottobre 2013 uscirà un suo nuovo libro “Le catene del debito”, edito da Feltrinelli. Mette al primo posto il contatto umano, quotidiano con i suoi nipotini. Il suo è il contributo di un militante che continua a battersi per la giustizia sociale ed economica. Con un progetto chiaro di cambiamento sociale ed economico.
Le rubriche di “Solidarietà internazionale”:
Punti di vista di commento, analisi, riflessione di Gianni Caligaris (Giorni e notti),
Giancarla Codrignani (Un comitato di sottane),
Monica Di Sisto (Il Brasile nel pallone),
Roberto Musacchio (L’alter summit apre l’anno europeo),
Cleophas Adrien Dioma (Tante parole),
Guido Barbera (Linguaggio e non profit),
una donna africana, Fatoumata Kane Ki-Zerbo (La disgrazia),
racconti di minoranze di Michele Zanzucchi (Nel caucaso sovietico in lotta perenne).
Giro di radar
Ponzio–Fassina di Luca Manes. Eni e Shell nel ciclone per corruzione in Nigeria, ma anche in altri paesi: Algeria, Iraq, Kazakistan. Il governo si fida di quanto dice l’azienda, di cui mantiene il 30 per cento delle azioni. Il Viceministro Fassina risponde in Parlamento leggendo l’intervento del Presidente dell’Eni.
Il Paraguay delle multinazionali di Cristiano Morsolin. In Paraguay a governare è l’intera oligarchia del paese, quella legata alle multinazionali che fanno affari nel settore transgenico. In testa Monsanto e Cargill. I giochi mafiosi sono identificabili nell’evento da cui è scaturito il golpe: il massacro di Marina Cué, quando undici campesinos e sei poliziotti sono stati uccisi.
Coltan insanguinato di Gianni Alioti. Repubblica Democratica del Congo. Fanno gola i minerali di cui questa regione è ricchissima: oro, diamanti, rame, soprattutto coltan. Il coltan è impiegato in cellulari, computer e prodotti di elettronica di consumo. Terre espropriate. Impatto ambientale disastroso. Soprattutto una guerra endemica con otto milioni di vittime. Serve una legge internazionale per la tracciabilità dei minerali.
Sudan e Sud Sudan: tra guerra e corruzione di Eleonora Pochi. L’arruolamento massiccio di bambini, le paci dimenticate, la corruzione in una terra condannata alla miseria dalla sua stessa ricchezza, dilaniata dalla guerra civile. Un incontro di Libera rilancia l’attenzione su un paese martoriato.
Le due Liberie di Niccolò Rinaldi. Una classe dirigente a Monrovia, un’oligarchia con ramificazioni negli Stati Uniti, risorse finanziarie a disposizione, collegamenti politici, rampolli nelle università degli States, accesso ai media. E dall’altra i cittadini dell’interno, i cittadini di seconda classe.
Cosa resta a Kabul di Paola Colonello. Dopo tredici anni di campagna militare internazionale della Nato ci si chiede cosa succederà dopo. Si pensa all’assistenza e all’addestramento militare. Un bilancio? Oltre 3.000 vittime di cui 53 italiani. La produzione di droga aumentata di 40 volte con un seguito di 100.000 vittime.
Un buco nell’acqua di Rosario Lembo. Compleanno amaro per i due referendum sull’acqua, disattesi dai governi italiani. L’acqua è diventata una questione di democrazia perché la sovranità popolare è sempre di più espropriata. Sottrarre alla logica del profitto la gestione del servizio idrico. Nel piano europeo non ci sono riferimenti all’acqua come «bene pubblico». Anche la finanza ci mette il naso. Appello al Governo e al Parlamento.
Il peso delle parole di Francesca Tacchia. “Parlare Civile”. Un impegno assiduo degli operatori dell’informazione a orientarsi nel mondo del linguaggio sempre in evoluzione, conoscere le definizioni delle parole, sceglierne di alternative dove possibile, evitare leggerezze che possono avere conseguenze nefaste.
Il mondo sugli scaffali di Remo e Serena Marcone.Una biblioteca che coglie l’esigenza di cultura dei bambini immigrati, per ritrovare il legame con la propria lingua madre. E poter leggere libri e trovare materiali scritti in quell’idioma. Si è veramente “cittadini del mondo” in questa piccola babele linguistica.
E ancora: le segnalazioni e la bacheca con eventi, appuntamenti e consigli editoriali a cura di Ilaria Signoriello. .