Numero 3/2013 di “Solidarietà Internazionale”

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IN QUESTO NUMERO:

Senza Firma: La bellezza salverà il mondo

La crisi che stiamo vivendo – lo abbiamo detto tante volte – non è esclusivamente di carattere economico-finanziario, ma di sistema. Tocca non soltanto il portafoglio, ma le fondamenta stesse su cui si  è andato costruendo il nostro modello di convivenza. Uno schema che cosifica le persone rendendole utili o inutili a seconda della loro capacità di stare sul mercato. Risorse umane riconosciute soltanto in base alla loro capacità di produrre o consumare. O produttori o consumatori. Altrimenti, inevitabilmente, si diventa “esuberi”, di troppo. Questo schema ideologico basato sulla crescita del PIL ad ogni costo, aggravato dalla finanziarizzazione dell’economia ci ha portato ad una crisi senza precedenti che intacca non solo i rapporti tra le persone, ma anche con la natura, il mondo, l’ambiente. (…) Occorre riprendersi in mano la vita che è chiamata alla felicità, all’incontro, al dialogo, alla contemplazione. E che non può essere scandita soltanto dalle quote in borsa e dalla crescita del prodotto interno lordo.

La copertina: Giochi di guerra

Nonostante la crisi economica, il mercato delle armi e il business degli armamenti è in crescita. Le spese militari aumentano. Si può parlare di un vero e proprio affare di Stato. Ci accompagnano in questa Copertina F. Vignarca che inquadra il problema, anche con un box della Campagna “Taglia le ali alle armi: no agli F-35”, G. Beretta che approfondisce l’aspetto dell’export di armi e quali sono le zone di maggior

tensione, G. Codrignani che fa il punto sul Trattato Onu sulle armi, e G. Zoni che ricorda l’impegno contro le guerre di don Tonino Bello.

1. Il mondo continua ad armarsi

2. Italia. Tra affari e ragion di Stato

3. Taglia le ali alle arimi: NO agli F35

4. Ripensare il pacifismo

5. Carissimo don Tonino

Banning Poverty 2018 – Campagna “Dichiariamo illegale la povertà” 3/5

Per tutto il 2013 questo spazio di approfondimento bimestrale sarà dedicato a questa campagna. È il secondo dossier su cinque programmati. Quali sono le cause strutturali che creano povertà? Questo dossier cerca di rispondere alla domanda. La Campagna internazionale e pluriennale Banning Poverty 2018, Dichiariamo illegale la povertà, è in una fase cruciale. Nella riunione dei promotori, del 25 aprile scorso, sono state identificate le azioni concrete per eliminare le cause della povertà, anche a livello legislativo italiano ed europeo. Sono tre le aree tematiche: mettiamo fuorilegge la finanza predatrice, diamo forza a un’economia dei beni comuni, costruiamo le comunità dei cittadini. Nel dossier presentiamo una lucida analisi di Bruno Amoroso su economia e finanza, che evidenzia chi sono i predoni dell’economia globale. Riccardo Petrella approfondisce qual è l’economia fondata sui diritti e sui beni comuni. Giovanni Ceriani presenta le teorie e la pratiche per costruire la comunità dei cittadini. Pubblichiamo poi l’estratto di un intervento di Papa Francesco che espone la necessità di una riforma finanziaria mondiale. E concludiamo con un’intervista che ci mostra una storia di un senza dimora italiano, che ha trovato nella comunità Emmaus accoglienza e realizzazione.

Adesso è il momento di rendere praticabili i cambiamenti proposti con azioni e impegni politici operativi.

Banning Poverty 2018 3/5 a cura di N. Perrone;

I predoni dell’economia globale di B. Amoroso;

Diritti e beni comuni di R. Petrella;

Costruire le comunità dei cittadini di G. Ceriani;

Grazie, don Andrea!;

Papa Francesco: “Una nuova tirannia invisibile”;

Luigi in comunità di G. Zoni.

L’intervista

La giudice: intervista a Paola Di Nicola di Nicola Perrone.

Giudice presso l’ottava sezione penale del Tribunale di Roma. Quarantasette anni. Due figli. Esperta conoscitrice della Costituzione. Prima pretore a Sant’Angelo dei Lombardi, poi giudice a Latina. Per un anno e mezzo presidente del Tribunale Speciale per l’emergenza rifiuti in Campania. Dal 2010 a Roma. Formata alla scuola del pacifismo e della nonviolenza. Il gusto della legalità trasmessole dal padre, anch’egli giudice. Ha scritto il libro “La giudice”, nel quale analizza la storia e la realtà delle donne in magistratura in Italia. Vive il suo lavoro con passione ma anche con sofferenza: “Nelle aule di Tribunale incontriamo un’umanità tragica, dolente, disperata. Di fronte a queste situazioni ci sto molto male, perché vedo le persone in faccia. Non vorrebbero essere delinquenti, ma lo diventano”.

 

Le rubriche di “Solidarietà internazionale”:

Punti di vista

di commento, analisi, riflessione di Gianni Caligaris (Giorni e notti),  

Giancarla Codrignani (Margaret Thatcher),

Monica Di Sisto (Risorse genetiche: istruzioni per l’uso),

Roberto Musacchio (L’anno europeo),

Cleophas Adrien Dioma (Finiremo come Kabobo),

Guido Barbera (Manca il coraggio della politica),

una donna africana, Fatoumata Kane Ki-Zerbo (L’Africa e la violenza esercitata sulle donne),

racconti di minoranze di Michele Zanzucchi (Guatemala: Ceibal, i maya che non studiano).

Giro di radar

I danni dell’Enel di Luca Manes. Metodi obsoleti e dannosi per l’ambiente. Finte rinnovabili come la geotermia e l’uso di biomasse. Il modello Enel è aspramente contestato dalle comunità in cui la multinazionale di origine italiana opera. Lo si è visto a Roma dove sono arrivati i rappresentanti di queste comunità: dalla Romania alla Colombia, dal Cile all’Albania. E un box su: Amazzonia, il caso Belo Monte.

Etiopia: i padri del fiume OMO di Paola Colonello. È facile in Etiopia far sparire intere tribù, perché sono isolate dal sistema di rete globalizzato in cui il resto del pianeta vive. Il governo continua una politica repressiva nei confronti delle molte etnie che costituiscono il popolo etiope.

Guyana: Gergetown tra le foreste di Niccolò Rinaldi. Un luogo periferico della geografia e della mente. Nessuno, o quasi, va in Guyana: niente spiagge, poco turismo, nessuna gloria nazionale. Ma anche una biodiversità immensa, flora e fauna, e con mille specie diverse di alberi, oltre seicento di uccelli, altrettante di mammiferi.

Le due Coree: Pace in cambio di aiuti? di Laura Giallombrado. La pace è di cruciale importanza alla vigilia della creazione di una zona di libero scambio tra Cina, Corea del Sud e Giappone.

Vecchi soggetti e nuovi protagonisti di Gian Guido Folloni. Cambia il baricentro del mondo. Nuovi protagonisti i paesi BRICs (Brasile, India, Cina e Sudafrica). L’Europa incompiuta. L’Africa assente. L’economia tra aree di produzione e aree di sostituzione.

Gaza: la cultura come resistenza di Eleonora Pochi.Il convoglio “Vik Gaza to Italy” rappresenta l’arma della cultura come resistenza nei territori palestinesi. Ma è anche una denuncia per tutti i detenuti palestinesi che scontano una condanna per un reato inesistente. Storie di vita.

Il riciclo si fa arte di Federica De Cola. Attraverso il recupero di rifiuti a Dakar si organizza una mostra con gli oggetti realizzati da artisti locali: dando così un segnale di come i rifiuti possono diventare risorse preziose.

Costretti alla solidarietà di Giancarla Codrignani. La solidarietà e il volontariato hanno perso il loro significato. La cooperazione e l’inclusione degli immigrati rischiano di scomparire. E anche i paesi ricchi subiscono la prevaricazione “capitalistica”. Non c’è solo una forbice che si allarga sempre più fra ricchi e poveri; c’è anche una piramide dei più ricchi che pesa sui meno ricchi.

La truffa dei finti minorenni di Remo e Serena Marcone. Maggiorenni dichiarati minorenni per raddoppiare il rimborso giornaliero destinato alle case di accoglienza. Sotto accusa la cooperativa Domus Caritatis. Coinvolti anche alcuni vigili urbani. Tutto sulla pelle degli immigrati.

Guatemala, Ceibal: i maya che non studiano di Michele Zanzucchi. La gente dinanzi al braciere attende trepidante il responso dei preti sulla salute, sul raccolto del mais, sulla ricchezza che va e che viene.

E ancora: le segnalazioni e la bacheca con eventi, appuntamenti e consigli editoriali a cura di Ilaria Signoriello. .