IN QUESTO NUMERO:
Senza Firma: Altra Europa cercasi
Raccontano della Grecia. I boschi vicino ad Atene vengono tagliati perché ormai la gente non ha più i soldi per pagare il riscaldamento. Raccontano che mancano le medicine per i malati cronici. Si trovano solo aspirine e qualche antibiotico. Tutto il resto solo se si paga. Ma i soldi per pagare non ci sono. Allora si rinuncia. Raccontano ancora che la carne è diventata un lusso Irraggiungibile, mentre il pesce, anche se il paese è circondato dal mare, è troppo costoso. In molte scuole si registrano continui svenimenti di bambini a causa della denutrizione. Oramai tanta parte della popolazione è costretta a convivere con la fame. … Anche in Italia … È il regalo di questa Europa fatta a uso e consumo dei banchieri: una società sempre più ingiusta. Dove la ricchezza si polarizza sempre di più. Forse è davvero il tempo di pensare altrimenti, e di cominciare a prepararsi ad un nuovo modello di convivenza.
La copertina: “Dalla fine del mondo”, Francesco vescovo di periferia.
Il nuovo vescovo di Roma si chiama Francesco. Viene dalla periferia e porta una ventata di novità dentro la Chiesa. Dopo il gesto rivoluzionario di Benedetto, la Chiesa riparte dalla periferia. Un colpo di reni che manifesta la sua capacità di stare al passo anche in questo tempo di crisi.
In questo numero presentiamo le opinioni di diversi commentatori per aiutarci a capire il fenomeno “ciclone” papa Francesco. La Chiesa riparte dalla periferia.
1. Francesco, vescovo di periferia di F. Vigliarolo
2. Non temete la tenerezza di L. Pandolfi
3. Quante attese… dal Papa di G. Florio
4. Non lasciamolo solo di Don F. Monterubbianesi
5. Francesco: di Assisi e di Roma di L. Boff
6. Vandana Shiva: “Sia la voce dei poveri” di P. Caiffa
7. Fatoumata Kane Ki-Zerbo: Da Benedetto a Francesco, la fede e l’umiltà
Banning Poverty 2018 – Campagna “Dichiariamo illegale la povertà” 2/5
Per tutto il 2013 questo spazio di approfondimento bimestrale sarà dedicato a questa campagna. È il secondo dossier su cinque programmati. In questo numero l’approfondimento è sui temi principali oggetto della Campagna e sulle relative azioni di cambiamento radicale. Il 6 marzo 2013, durante un’assemblea dei promotori e promotrici, ha definito le proposte di azioni prioritarie per la costruzione del vivere insieme in Italia. Andando al cuore dei fattori strutturali dell’impoverimento, ha individuato tre aree di azioni: il lavoro e la vita, la finanza, la rappresentanza intesa come diritto di cittadinanza e democrazia. Gli articoli che lo compongono sono i seguenti:
Banning Poverty 2018 2/5 a cura di N. Perrone;
Le azioni contro l’impoverimento di P. Sentinelli;
Speculazione finanziaria e povertà. Cambiamo rotta! di A. Baranes;
Il reddito e il lavoro di R. Musacchio;
La crisi greca: democrazia sotto attacco di F. Tacchia;
Aggiungi un posto a tavola di G. Zoni.
L’intervista
Peace walking man: a tu per tu con a John Mpaliza. Nato a Bukavu nella Repubblica Democratica del Congo, residente in Italia da diciassette anni. Più di tremila chilometri percorsi a piedi nelle sue prime tre marce: l’Uomo che cammina per la pace, peace walking man. John ha deciso di camminare per denunciare gli otto milioni di morti per il coltan nel suo paese, per gli abitanti della Repubblica Democratica del Congo che sono esausti, provati da una guerra senza fine, repressi da gruppi ribelli armati che stuprano e uccidono per impossessarsi delle ricchezze naturali e minerarie della loro terra. La prima marcia nel 2010 è stata dalla Francia a Santiago di Campostela. Poi nel 2011 da Reggio Emilia a Roma. E la terza nel 2012 da Reggio Emilia a Bruxelles. Chiede che l’Italia, l’Europa e la Comunità internazionale facciano qualcosa per la regione dei Grandi Laghi e in particolare per la Repubblica Democratica del Congo, che chiama più semplicemente Congo. John ha ricevuto la cittadinanza italiana a dicembre 2012. Ma – ci dice – “il mio cuore batte Congo”. di N. Perrone
Le rubriche di “Solidarietà internazionale”:
Punti di vista di commento, analisi, riflessione di Gianni Caligaris (Giorni e notti), Giancarla Codrignani (Chicchi), Monica Di Sisto (Cambiare la direzione del pianeta), Roberto Musacchio (Reddito e dignità), Cleophas Adrien Dioma (Partire, ancora), Guido Barbera (Servizio, integrazione e cooperazione) e una donna africana, Fatoumata Kane Ki-Zerbo (Da Benedetto a Francesco:la fede e l’umiltà). Racconti di minoranze di Michele Zanzucchi (Maori, l’integrazione riuscita).
Giro di radar
La patria grande. L’uscita di scena di Hugo Chavez apre un vuoto politico non solo in Venezuela ma in tutto il continente. Il socialismo democratico tentato dal Venezuela è una reale ed effettiva redistribuzione economica a favore delle fasce più povere della popolazione. Un’analisi completa sui nuovi scenari latinoamericani. Oggi la grande sfida è l’integrazione tra i paesi andini. di Cristiano Colombi
Siria: e le stelle stanno a guardare la guerra infinita. ll conflitto siriano ha una connotazione geopolitica che interessa tutto il globo, non solo il Medio Oriente o il Paese di per sé. Non stiamo assistendo a una guerra civile, né tantomeno a una scaramuccia locale. Gabriele Del Grande: “Stanno lasciando che il Paese si distrugga…”. di Paola Colonello
Fa acqua da tutte le parti. L’Anno internazionale della Cooperazione idrica. Il rilancio del dibattito intorno alla cooperazione internazionale per l’acqua non sembra aver riscontrato un particolare interesse. E non ha nemmeno rilanciato un piano di nuovi impegni e di mobilitazione di risorse finanziarie, da parte della comunità internazionale. di Rosario Lembo
Balcani senza giustizia. Vent’anni dopo la dissoluzione della Jugoslavia sono nati sette nuovi Stati tutti incamminati verso l’adesione all’Unione europea. Restano ancora le antiche ferite. Colmabili solo con effettivi provvedimenti di giustizia. Lo scenario geopolitico della zona. E La politica rimane ancora incatenata alle logiche dell’appartenenza etnica. di Davide Sighele
Tunisi, Mediterraneo, Mondo. Il Forum Sociale Mondiale 2013 ha scelto Tunisi per la sua ricerca dell’altro mondo possibile. Una mobilitazione straordinaria di movimenti del lavoro e dei beni comuni, quelli dell’acqua e contro le grandi opere, e poi tunisini, africani, donne, determinati a lottare ancora per il cambiamento e la speranza. di Roberto Musacchio
Laos: il segreto di Vientiane. Per il Laos è un pezzo di consapevolezza nazionale aver sofferto la guerra, e saputo evitare il destino più tragico del Vietnam su tutti i fronti, e poi quello dei boat people, della Cambogia e del genocidio dei Khmer Rossi. Oggi vive tra conservazione, dolore, memoria e dignità. Le prigioni rinchiudono miti oppositori: studenti, monaci e minoranze sono voci critiche e tormentate. di Niccolò Rinaldi
La neve in tasca. Un’indagine sulla condizione dell’infanzia rom a Roma. Il Libro bianco è dedicato ad Angelo, morto a 5 mesi di vita il 9 gennaio 2013, nel “villaggio attrezzato” Candoni, e a tutti i bambini rom che in questi anni hanno perso la vita all’interno degli insediamenti romani. di Remo e Sera Marcone
Maori, l’integrazione riuscita. “Noi maori abbiamo un’attenzione particolare per la natura madre, abbiamo i nostri riti che non sono solo religiosi. La maggior parte dei maori sono cristiani”. Rubrica di Michele Zanzucchi
E ancora: le segnalazioni e la bacheca con eventi, appuntamenti e consigli editoriali a cura di Ilaria Signoriello. E… la nuova strategia per la formazione del Cipsi.
Rivista mensile di fatti, notizie, racconti e cose dal mondo edita da Solidarietà e Cooperazione Cipsi: questo mese focus su Papa Francesco “Dalla fine del mondo”, il secondo dossier sulla Campagna “Dichiariamo illegale la povertà” e tante altre cose. La rivista esce rinnovata dal punto di vista grafico e con nuove rubriche e collaboratrici e collaboratori!
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