Numero 2-3/2015 di “Solidarietà Internazionale”

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Abbonatevi! Expo 2015 … ma i contadini non c’erano. Nutrire il pianeta. Storie di resistenza. Oltre l’Expo. Intervista a Riccardo Petrella… (www.cipsi.it)

Editoriale. IL TESTO E IL CONTESTO DI QUESTO NUMERO

Tra l’approdo di Lampedusa e gli scogli di Ventimiglia ci giochiamo il passato, il presente e il futuro. Perché nei volti di coloro che arrivano nel nostro paese, si legge la storia di un rapporto sbagliato e imperiale che il mondo dei forti e degli opulenti ha avuto ed ha con i paesi da cui queste persone scappano. Disposte a rischiare la vita pur di avere un approdo sicuro. … Ciò che si celebra a Milano, all’Expo, altro non è che l’altra faccia della medaglia di Lampedusa e Ventimiglia. “Nutrire il pianeta” recita il titolo dell’Expo. Accettando la sfida del diritto per tutti al cibo e, quindi, della vita. Anche se ci saremmo aspettati ben altro. Che, ad esempio, contadini e coltura delle terre avessero il primo posto. … Viene pubblicata l’enciclica di Papa Francesco: “Laudato si’”. Un documento storico che tocca profondamente i temi trattati in questo numero. Avremo modo di parlarne e di rifletterci sopra. … Compie trent’anni il Cipsi. L’età della maturità responsabile. Quando si esce dall’adolescenza e si comincia ad affrontare seriamente la vita. All’Expo il Cipsi presenta un progetto realizzato in Argentina, insieme con i contadini. Tornando alle tradizioni locali, si è ripresa la produzione di amaranto. Un cibo tradizionale, scomparso lungo i secoli. Ha tante capacità nutritive-. E frutto della tradizione e della storia popolare e contadina. Viene coltivato in cooperativa da chi abita e custodisce la terra. Davvero “energia per la vita”.


Nutrire il pianeta.

Contro la fame cambia la vita, di Sandro Calvani

La lotta alla fame non nasce solo dalla solidarietà e dalla filantropia. Deve essere la risposta a un diritto. Battere la fame è possibile. Serve volontà politica e un cambiamento radicale di mentalità.

Terra di tutti. Terra per tutti, di Bruno Bignami

Terra, acqua, aria e fuoco sono beni comuni. Affidati a tutti per garantire il diritto alla vita. L’idolo del mercato e la legge della competitività privilegiano i forti ed escludono i deboli. Nascono i rifiuti umani. Perché non ricominciare daccapo anche a partire dal Giubileo?

Il cibo siamo noi, di Gianni Caligaris

È rapporto con la propria terra, con la propria storia, con la propria cultura. È luogo di incontro e di relazioni interculturali. È gioia di sapori. È festa. Molto al di là dei prodotti sigillati, plastificati e commercializzati nei supermercati.

Cibo e cultura, di Antonio Nanni

Esiste un legame stretto tra cibo e cultura. Lungo la storia, e nei diversi territori, il cibo ha assunto anche connotati di carattere simbolico e religioso. Per “nutrire” il pianeta è necessario tenerne conto.

Chi fa mangiare il mondo non governa l’Expo, di Giancarla Codrignani

Ogni donna è depositaria di pratiche e tradizioni legate al cibo, alla capacità di nutrire e nutrirsi. Tutti veniamo al mondo dal grembo di una donna. Ma all’Expo 2015 non si menzionano le lavoratrici agricole, né ci si ricorda delle immigrate e delle loro esperienze. Il pregiudizio patriarcale insidia il principio stesso dell’uguaglianza e danneggia uomini e donne.


Storie di resistenza.

Questa terra non è più tua di Paola De Meo.

Aumentano i contratti di svendita di vastissime estensioni di terra, a beneficio di aziende multinazionali, o di Stati esteri. Le multinazionali dell’agroindustria condizionano le politiche e le leggi di Stati sempre più deboli. Anche i Partenariati Pubblico Privato aggravano le situazioni di povertà.

Voci e storie di lotta di Cristiano Morsolin.

Il 17 aprile è stata la giornata internazionale della lotta contadina. E in questa data si è svolto il congresso latinoamericano di Via Campesina. Presentiamo le posizioni dei contadini e alcune esperienze in Paraguay e Cile. Riaffermato il diritto alla riforma agraria, contro ogni forma di privatizzazione. In Paraguay le donne possiedono l’8 per cento della terra ma producono l’80 per cento degli alimenti.

Bolivia: donne contro la fame di Alice Luraghi.

La denutrizione cronica nei bambini è del 27%. Il 45% delle persone vivono al di sotto della soglia di povertà. Non si può parlare di sviluppo senza prima prendere in considerazione il diritto umano al cibo. Quando manca il cibo, la dignità è l’alimento più importante.

Ricettario per il tempo della crisi di Niccolò Rinaldi.

Un’antologia minima dell’Europa che pratica l’arte della semplicità. La felicità non sta nell’opulenza, ma nel liberarsi dal superfluo. Consigli: non riempirsi il piatto con cibo che poi viene buttato via. Apparecchiare sempre con cura anche essenziale. E soprattutto, invitare gli altri.

La Grecia resiste alla fame di Chiara Bottazzi.

Le politiche europee lasciano sul campo milioni di vittime. Le persone a rischio povertà sono 3 milioni e 904 mila, il 35,7% di quasi 11 milioni di abitanti. Colpiti soprattutto l’alimentazione dei bambini e di chi ha perso il lavoro. Le risposte di Chiesa e società civile.

Qui comandano i caporali di Federica Durì.

Le condizioni di vita e di lavoro dei braccianti stranieri in agricoltura. Basso costo del lavoro, mancati pagamenti, assenza di sindacati, lavoro nero o contratti mendaci, orari di lavoro massacranti. La responsabilità delle multinazionali del cibo, dei pomodori, dei succhi di frutta.

Eco. Bio. Equo di Valentina Sartori.

Basati sull’autosufficienza alimentare ed energetica. Utilizzano tecniche biologiche di coltivazione e allevamento, ed energie pulite e rinnovabili. Razionalizzano i consumi e il ciclo dei rifiuti. A colloquio con Francesca Guidotti, presidente della Rete Italiana Villaggi Ecologici.

Accanto ai contadini e alle donne di Daniele Gianfreda.

“Lavoriamo per la costituzione di cooperative, la formazione, l’avvio di attività generatrici di reddito legate all’agricoltura e al piccolo commercio dei prodotti agricoli”. Obiettivo: l’inclusione sociale e la lotta alla povertà.

Sguardo sull’agricoltura sociale di Stefania Saralli.

Unisce la produzione dei prodotti agricoli ad attività di carattere sociale. Ne abbiamo parlato con Paola Scarpellini, ricercatrice nel settore dello sviluppo rurale presso l’Università di Pisa e socia di AiCARE.


Oltre l’Expo.

Una spina nel fianco di Expo, di Chiara Banella

Presentato a Expo Milano 2015 il manifesto a cura di Vandana Shiva e Banca Etica. Oltre la Carta di Milano, proposte per una nuova economia che garantisca cibo e lavoro a tutti nel rispetto dell’ambiente. La lotta contro la finanza speculatrice.

Le multinazionali non producono cibo, ma merci, di Joao Pedro Stedile

Le grandi imprese dell’agrobusiness, intrecciandosi con il capitale finanziario, controllano l’accesso ai beni della natura, terra, acqua, biodiversità. Controllano il commercio dei prodotti agricoli. Impongono i loro prezzi e i loro tassi di profitto.

Expo: un’occasione perduta, di Rosario Lembo

I Governi hanno puntato sui beni pubblici come risorse da privatizzare e sfruttare. L’esposizione universale non identificherà soluzioni per “nutrire i poveri del Pianeta”. Si può fare solo un’autocritica e riflettere sul perché questa sfida è da considerarsi “perduta”. Le proposte alternative contro la privatizzazione di terra, cibo, acqua ed energia.

La terra è schiava. A colloquio con Riccardo Petrella di Nicola Perrone.

Un’analisi del sistema socio-economico. Il capitale ha preteso di mercificare ogni forma di vita. La questione sociale è diventata anche una questione eco-logica ed eco-nomica. Le grandi imprese finanziarie si sono impadronite della terra, di tutto. È solo una questione economico-commerciale. Ad Expo: risolvere le cause strutturali della fame. La terra e i semi sono beni collettivi, sociali, pubblici, mondiali.


I TRENT’ANNI DEL CIPSI – INSERTO CENTRALE –

Guido Barbera (Il Cipsi compie trent’anni!), Amaranto, il grano degli dei

Le segnalazioni

Non solo mercato: per la sicurezza alimentare servono nuove politiche


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